Chiara Piantanida, classe 1986, è un’artista italiana che ha iniziato il suo percorso con la pittura a cavalletto in tecnica tradizionale, specializzandosi nell’utilizzo dell’acrilico su tela e carta; negli ultimi tempi è passata anche ad occuparsi di illustrazione in tecnica tradizionale e in tecnica digitale, applicando il suo stile trasversalmente ed esplorando sempre nuove tecniche e nuovi approcci, alla ricerca di un continuo divenire della sua tecnica stilistica.
Amante delle arti, come fotografia, scultura e musica, Chiara ha iniziato guardando alle opere di Frida Kahlo, Reneè Magritte e Marc Chagall, trovando nell’esaltazione degli elementi surrealistici la sfera ideale di espressione personale;tuttavia, i suoi modelli di ispirazione spaziano tra epoche e stili dissimili tra loro, studiando soggetti e tecniche differenti, che vanno dall’arte medievale e rinascimentale, all’arte orientale, islamica e giapponese, fino all’arte contemporanea, ispirandosi a grandi autori come Nathan Fawkes, Andrea Serio, Jago e Anselm Kiefer.Le sue opere, trasposizioni di sogni, emozioni e pensieri, sono caratterizzate da colori brillanti, saturi e spesso contrastanti tra loro al punto da diventare essi stessi i protagonisti indiscussi della scena, tanto quanto i soggetti che vi sono rappresentati. Le linee nette di demarcazione tra i vari elementi acquisiscono un ruolo fondamentale per generare sottili confini in un continuo gioco di bidimensionalità e tridimensionalità, fino a perdere il canonico concetto di spazio-tempo, trasportando l’osservatore in un mondo fantastico e onirico, dove il reale e l’immaginifico si fondono.Il frequente utilizzo di tecniche miste, fatto di collage, ricamo e tessuti su una base di acrilico e pastello, genera un continuo movimento fra le parti, collegandole attraverso voli pindarici, che presentano a volte significati nascosti, a volte solo fini estetici. Le sue opere sono state esposte in mostre e gallerie in Italia, come Venezia, Palermo, Roma, Milano, Genova, Ferrara, Forlì, ma anche all’estero, presenziando con il suo operato a Barcellona, Parigi, Londra, Madrid, Miami, New York, Washington, Los Angeles e Tokyo. Nel 2023 è stata selezionata per partecipare alla mostra Biennale di Firenze, presentando il suo lavoro insieme ad autori come David La Chapelle e Marco Olivier. Negli ultimi due anni consecutivi è apparsa sul prestigioso catalogo CAM ed è stata confermata per l’edizione speciale del 2025 CAM60. Come un vulcano sempre attivo, l’artista è alla continua ricerca di sperimentazione, mettendosi alla prova con nuovi progetti, senza porsi limiti di sorta, a tal punto da farne il suo motto, nella speranza che sia anche fonte d’ispirazione per chiunque voglia tenere il proprio sogno sul comodino e non nel cassetto: “Aumenta la tua capacità di meravigliarti!”.
Amante delle arti, come fotografia, scultura e musica, Chiara ha iniziato guardando alle opere di Frida Kahlo, Reneè Magritte e Marc Chagall, trovando nell’esaltazione degli elementi surrealistici la sfera ideale di espressione personale;tuttavia, i suoi modelli di ispirazione spaziano tra epoche e stili dissimili tra loro, studiando soggetti e tecniche differenti, che vanno dall’arte medievale e rinascimentale, all’arte orientale, islamica e giapponese, fino all’arte contemporanea, ispirandosi a grandi autori come Nathan Fawkes, Andrea Serio, Jago e Anselm Kiefer.Le sue opere, trasposizioni di sogni, emozioni e pensieri, sono caratterizzate da colori brillanti, saturi e spesso contrastanti tra loro al punto da diventare essi stessi i protagonisti indiscussi della scena, tanto quanto i soggetti che vi sono rappresentati. Le linee nette di demarcazione tra i vari elementi acquisiscono un ruolo fondamentale per generare sottili confini in un continuo gioco di bidimensionalità e tridimensionalità, fino a perdere il canonico concetto di spazio-tempo, trasportando l’osservatore in un mondo fantastico e onirico, dove il reale e l’immaginifico si fondono.Il frequente utilizzo di tecniche miste, fatto di collage, ricamo e tessuti su una base di acrilico e pastello, genera un continuo movimento fra le parti, collegandole attraverso voli pindarici, che presentano a volte significati nascosti, a volte solo fini estetici. Le sue opere sono state esposte in mostre e gallerie in Italia, come Venezia, Palermo, Roma, Milano, Genova, Ferrara, Forlì, ma anche all’estero, presenziando con il suo operato a Barcellona, Parigi, Londra, Madrid, Miami, New York, Washington, Los Angeles e Tokyo. Nel 2023 è stata selezionata per partecipare alla mostra Biennale di Firenze, presentando il suo lavoro insieme ad autori come David La Chapelle e Marco Olivier. Negli ultimi due anni consecutivi è apparsa sul prestigioso catalogo CAM ed è stata confermata per l’edizione speciale del 2025 CAM60. Come un vulcano sempre attivo, l’artista è alla continua ricerca di sperimentazione, mettendosi alla prova con nuovi progetti, senza porsi limiti di sorta, a tal punto da farne il suo motto, nella speranza che sia anche fonte d’ispirazione per chiunque voglia tenere il proprio sogno sul comodino e non nel cassetto: “Aumenta la tua capacità di meravigliarti!”.